I migliori album Metal degli anni 80
Credo sia corretto definire il genere Heavy metal come una costola di un certo Hard Rock anni 70, non una reale evoluzione del genere ma più una declinazione.
L’improvvisazione live e la spontaneità dei gruppi anni 70, lasciano spazio alla ricerca tecnica, a suoni più pesanti e taglienti e a testi “parental control” e provocatori.
Molti degli album che andremo ad analizzare non hanno perso la magia e l’energia di un tempo, prerogativa solo dei capolavori.
Judas Priest – Defenders of the faith
Anno di uscita 1984
Se dovessi scegliere un solo album rappresentativo del genere, Defenders of the Faith sarebbe la mia scelta. Immagine, suoni, tecnica e arrangiamenti qui hanno un solo nome: Heavy Metal.
Le chitarre si rincorrono per quasi tutta la durata del disco, il cantante Rob Halford è in stato di grazia e i brani sono dei classici senza tempo. Titoli come Freewheel Burning, Jawbreaker e The Sentinel sono fra i migliori brani Heavy Metal di sempre.
Iron Maiden – Powerslave
Anno di uscita 1984
Credo che Powerslave sia l’album più bello e rappresentativo dell’intera carriera degli Iron Maiden.
Le composizioni sono di altissimo livello, sezione ritmica e chitarre si fondono alla perfezione, creando capolavori come Losfer Words (Big ‘Orra) o Flash of the Blade per citarne alcuni. Ovviamente è impossibile non menzionare Aces High, 2 Minutes to Midnight, Rime of the Ancient Mariner o la spettacolare Powerslave. Se non conoscete questo disco fatelo vostro è l’apice compositivo del gruppo.
Slayer – Reign in Blood
Anno di uscita 1986
Gli Slayer con questo disco pubblicano una pietra miliare del Thrash metal e una fonte di ispirazione per le numerose band Death Metal che popoleranno gli anni 90.
Non si era mai sentito qualcosa di cosi violento e cattivo, sfuriate veloci e dissonanti si alternano a riff potenti ed incisivi, Angel of Death, Reign in Blood e Postmortem sono dei capolavori/manifesti del genere.
I testi non mancano di suscitare polemiche, come nella prima track Angel of Death, dove si naranno le orrende gesta del dott. Josef Mengele compiute nel campo di concentramento di Auschwitz.
Se volete decidere quale disco degli Slayer acquistare non esitate a fare vostro questo Reign in Blood.
Manowar – Kings of Metal
Anno di uscita 1988
I Manowar hanno dominato gli anni 80 con il loro Heavy Metal duro e puro. Molti sono gli album che hanno lasciato un segno, tra i più rappresentativi Kings of Metal merita sicuramente il podio.
Il disco è molto vario ed alterna brani potenti e veloci come Wheels of fire o Hail an Kill a ballad del calibro di Heart of Steel. Da non dimenticare l’anthem per eccelenza, la title track King of Metal, brano immancabile nei live del gruppo americano.
Testament – The New Order
Anno uscita 1988
L’ondata Thrash Metal scatenata dai Metallica ci ha regalato gruppi ed album di rara bellezza. Uno di questi è il monumentale The New Order, secondo disco del gruppo Testament, autori di un Thrash Metal tecnico, ispirato e mai banale.
Il disco è oscuro, violento ed alterna sfuriate Thrash ad inserti melodici, tecnici ed ispirati. Spiccano Alex Skolnick (chitarra ritmica e solista) uno dei migliori chitarristi del genere, la voce potente del cantante Chuck Billy e una sezione ritmica veloce e potente.
L’apice del Thrash Metal passa da brani come Eerie Inhabitants, The New Order e Trial By Fire.
Metallica – Master of Puppets
Anno uscita 1986
Probabilmente l’album più amato dai vecchi fan del gruppo. Le composizioni si fanno più complesse, tecnica ed ispirazione sono al servizio di un album che ha fatto la storia del Thrash e più in generale del genere Metal.
Su tutte spicca la potente Master of Puppets, la veloce Battery o la melodica Welcome Home.
Un classico senza tempo
Mercyful Fate – Don’t Break the Oath
Anno uscita 1984
Il metal di Judas Priest e l’oscurità dei Black Sabbath trovano la sua massima espressione nel sound dei Mercyful Fate.
In particolare i primi due dischi (Melissa e questo Don’t Break the Oath) sono delle pitre miliari del genere Heavy Metal dalle tinte dark.
Atmosfere maligne, chitarre lacinanti e ispirattissime si rincorrono per tutto il disco. Il cantante King Diamond si contraddistingue per i suoi falsetti, alternati a voci evocative o gutturali. A Dangerous Meeting, Gypsy e Come to the Sabbath sono pura magia.
Candlemass – Nightfall
Anno uscita 1987
Talvolta i migliori dischi sono delle perle rare, nascoste fra gli scaffali di un negozio di dischi (nostalgia degli anni 80…).
Doom metal allo stato di grazia, potente, lento ed evocativo. Il cantante Messiah Marcolin, con la sua voce rende giustizia alla qualità compositiva dei brani. Da ascoltare assolutamente la massiccia At the Gallows End e la stupenda Samarithan, doom metal all’ennesima potenza.
Black Sabbath – Heaven and Hell
Anno uscita 1980
Da molti considerati i veri padri dell’Heavy Metal e sicuramente del genere Doom, i Black Sabbath di Heaven and Hell si presentano orfani del cantante Ozzy Osbourne, sostituito dal ben più vocalmente dotato Ronnie James Dio.
La voce del compianto cantante permette al gruppo composizioni più epiche ed evocative. Alcuni dei brani contenuti in questo disco sono perfetti, è impossibile non inchinarsi davanti a capolavori del calibro di Heaven and Hell, Die Young o l’ispirata Lonely Is the Word.
Megadeth – Peace Sells… But Who’s Buying?
Anno di uscita 1986
I Megadeth con il disco Peace Sells… raggiungono la vera maturità artisitca e dimostrano di essere avanti anni luce dal resto dei gruppi Thrash Metal dell’epoca.
Il livello compositivo dell’album è eccellente, lo stesso gruppo riuscirà (a mio parere) a ripetersi a certi livelli solo nel monumentale Rust in Peace e nel bellissimo Countdown to Extinction.
Il metal oltre che aggressivo, veloce e pesante diventa anche “pensante” ed evoluto. Wake Up Dead, The Conjuring, Peace Sells e Devils Island parlano chiaro: capolavoro.