I migliori album Metal degli anni 2000


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rammstein

Gli anni 80 sono da considerare la decade più importante per la scena Heavy Metal.

Dopo gli anni d’oro, negli anni 90 è arrivata la crisi del genere, scatenata dall’avvento del Grunge, genere che ha comunque dato nuova linfa vitale alla scena Hard Rock.

Il 2000 ha visto un ritorno in auge del Metal e un evidente cambio generazionale, dove alcuni fra i grandi gruppi hanno lasciato la scena a nuove band, nuove sonorità e stili.

GLi album che verranno esposti sono da considerare fra i dischi più importanti per l’inizio del nuovo millennio.


Rammstein – Mutter

Anno di uscita 2001

Rammstein - Mutter

Suoni pesanti, ritmi marziali, riff d’acciaio e uno stile che ha fatto scuola.

Alcuni dei capolavori presenti in questo disco portano il nome di Sonne, potente ed evocativa, la marziale Ich Will o la veloce Zwitter.
Il lavoro si presenta compatto e senza cadute di tono e porta i Rammstein ai vertici della scena metal mondiale.

Personalmente ritengo Mutter il punto più alto della discografia del gruppo tedesco.


Napalm Death – Code Is Red

Anno di uscita 2005

Napalm Death - Code Is Red

Se avete voglia di musica davvero pesante e cattiva ascoltatevi questo The Code Is Red… Long Live The Code, un lavoro dove follia e brutalità si fondono alla perfezione.
L’iniziale Silence is Deafening ci travolge e apre un disco che riporta i Napalm Death ai vertici della scena Death/Grindcore.

Spicca anche la cupa e minacciosa Morale, la fulminea Pledge Yourself to You e la folle The Great and the Good (ospite Jello Biafra).


Korn – Untouchables

Anno di uscita 2002

Korn - Untouchables

L’uscita di questo disco suscitò diverse polemiche per i fan di vecchia data, il suono del gruppo con Untouchables diventa meno cupo e oppressivo e se vogliamo più “musicale”.

Ottima la produzione che rende giustizia alle composizioni, più lineari e meno articolate e la qualità di brani come l’opener Here to Stay, Blame o Troughtless non fanno rimpiangere i pezzi dei precedenti lavori.
Il riscontro commerciale dell’album non è stato dei migliori, ma a distanza di anni Untouchables è un must per gli amanti dei Korn e in generale per i seguaci del cosidetto Nu-metal.


The Vision Bleak – Carpathia A Dramatic Poem

Anno di uscita 2005

The Vision Bleak - Carpathia

Questo Carpathia, insieme al precedente The Deathship Has a New Captain sono l’apice creativo del gruppo The Vision Bleak, capitanati dal duo Ulf Theodor Schwadorf e Allen B. Konstanz.

Un suono massiccio, una voce cupa, riff incisivi e composizioni di altissimo livello fanno di questo disco un capolavoro.
Se avete dubbi ascoltatevi la possente Secrecies in darkness, la sinistra Carpathia (sorretta da uno splendido riff) o la veloce Kutulu!.

L’apice dell’horror metal dalle tinte Gothic passa da Carpathia.


Iron Maiden – Brave New World

Anno uscita 2000

Iron Maiden - Brave New World

Il ritorno del figliol prodigo Bruce Dickinson (uno dei migliori cantanti metal della storia) riporta l’attenzione mondiale sul gruppo britannico, che arriva dal periodo Blaze, forse il meno convincente della band.
Oltre al cantante ritroviamo alla terza chitarra Adrian Smith, uscito dal gruppo dopo il disco Seventh Son of a Seventh Son.

La band, capitanata dal bassista Steve harris, impreziosisce il proprio heavy metal con incursioni progressive, diventate ormai il marchio di fabbrica dei dischi successivi.

Nel complesso Brave New World è un gran disco, che trova l’apice nella title track, nel capolavoro Blood Brothers e nella conclusiva The Thin Line Between Love and Hate.

Un grande ritorno per gli Iron Maiden che aprono gli anni 2000 con uno dei lavori più riusciti della nuova era Dickinson.


Nightwish – Once

Anno uscita 2004

Nightwish - Once

Uno dei gruppi più importanti e influenti per la scena Power/Symphonic metal sono stati i Nightwish, gruppo finlandese che arriva con Once al loro quinto album.

Rispetto al precedente e bellissimo Wishmaster si nota un indurimento del suono, dove la pesantezza delle chitarre si sposa con la splendida voce di Tarja Turunen. Mertitano menzione alcune gemme come la trascinante Wish I Had an Angel, la sognante Nemo o la suite Ghost Love Score.

Dopo questo disco Tarja Turunen si separa dal gruppo per lasciare il posto dall’altrettanto valida Anette Olzon.


Ministry – Houses of the Molè

Anno uscita 2004

Ministry – Houses of the Molè

Attivi fin dal lontano 1983 i Ministry sono da sempre i portabandiera dell’industrial metal.
Autori di album seminali come The Land of Rape and Honey o Psalm 69 il gruppo torna alla ribalta nel 2004 con questo Houses of the Molè.

Il disco presenta forti influenze Thrash Metal, come dimostra la folle No W e la successiva Waiting. Non mancano brani più sperimentali come la riuscita Worm, dove i ritmi si abbassano ma non la tensione.

Il disco apre quella che è considerata la trilogia contro il presidente George W. Bush, composta da Houses of the Molè, Rio Grande Blood e The Last Sucker.


Marlyn Manson – The Golden Age of Grotesque

Anno uscita 2003

Marlyn Manson - The Golden Age of Grotesque

Se mai ce ne fosse stato bisogno The Golden Age of Grotesque dimostra che il successo di Marlyn Manson non è da attribuirsi solo alla sua immagine.
Seppur studiata nei minimi dettagli, la figura di Manson è supportata spesso da ottimi album e composizioni di ottima qualità, come dimostrano le hits This Is the New Shit, mOBSCENE, Doll-Dagga Buzz-Buzz Ziggety-Zag.

Si può odiare ma innegabile la sua importanza nel panorama rock/metal attuale.


System of Down – Toxicity

Anno uscita 2001

System of Down - Toxicity

La capacità di unire le più disparate influenze è sempre stata la ricetta vincente dei System of Down.
Inflenze thrash, hardcore, sfumature death si alternano ad inserti melodici, vocalizzi e spunti folkeggianti.

Un gruppo che ha fatto della follia compositiva una propria peculiarità, come dimostrano i capolavori Chop Suey! e Toxicity.
Un gruppo dalla spiccata personalità che ha purtrppo interrotto il proprio percorso nel 2005 dopo l’ottimo Hypnotize.


Slipknot – Iowa

Anno di uscita 2001

Slipknot - Iowa

A confermare che gli Slipknot fanno sul serio nel 2001 arriva questo Iowa, secondo album del gruppo mascherato americano.

Il loro crossover fatto di thrash/death, rap e alternative rock, è ben suppportato da una degna esecuzione tecnica e dalla voce di Corey Taylor dietro al microfono, che spazia da potenti Growl a vocalizzi clean di ampio respiro.

Un ottimo disco che conferma gli Slipknot come uno dei gruppi metal più importanti degli anni 2000, sugli scudi Left Behind,Heretic Anthem e la violentissima People=Shit.


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